domenica 20 settembre 2009

CANZO - CIVATE


E finalmente ce l'abbiamo fatta! Come ormai da tradizione (ma sarà vero?), ci mettiamo in cammino io, ilgrandechenio e Mario per la traversata lariana che dalla pasticceria di Canzo ci porta alla sperduta stazione di Civate. Ferrovie Nord per l'andata e Trenitalia (ciuf ciuf a gasolio) per il ritorno. Ma andiamo con ordine: Salvo pacca con la scusa del possibile maltempo (ma sarà vero anche questo?) e quindi ci ritroviamo a Canzo a degustare la brioche fresca di inizio camminata. "Comme d'abitude" accendo sia il mio potente Garmin che il mio altrettanto potente Nokia per tenere traccia del percorso e orsù ci incamminiamo. Canio dice di ricordarsi il percorso fatto per il Cornizzolo (ma non se lo ricorda poi così bene....) e cominciamo a salire sul sentiero (Segnavia 3). Arrancand arrancand arriviamo in cima al Cornizzolo (1294 m) e già pregustiamo la polenta del rifugio sottostante... (slurp slurp!) e il vino della casa. Purtroppo al rifugio la polenta è quasi finita ma riusciamo a racimolare tre brasati con fondo di polenta. Naturalmente spazzoliamo la carne e la polenta e i due cestini di pane (da sottolineare il rabbocco di brasato regalatoci dal padrone...). Mangiati e rintronati dai 6 vecchietti che giocano a briscola ognuno con le proprie regole (e tutti che le dovevano enunciare contemporaneamente) ci mettiamo in cammino per San Pietro al Monte (tappa di rito per il rientro). Rispetto all'anno scorso (vedi tra i Curiosandi, marzo 2008), facciamo un altro sentiero (Segnavia 11) che Canio dice di ricordare bene (anche se sbagliamo subito la partenza....). La discesa mi mette un po' in crisi il ginocchio che se è vero che tiene mi rendo conto che mi ha abbassato la media della camminata (anche in salita devo ammettere): non faccio troppa fatica ma sono sicuramente più lento rispetto a prima dell'operazione. Arrivati a San Pietro, mentre Canio e Mario si gustano l'ennesima spiegazione dell'abbazia, io mi riposo all'ombra. Terminata anche questa incombenza, scendiamo a valle a Civate per prendere il nostro trenino. In stazione (dopo il solito attraversamento a cardiopalma della statale) spengo i miei impienti tecnologici e mi gusto i risultati: stavolta il nokia ha funzionato quasi bene... manca la parte da San Pietro a Civate (il link è nel titolo del post) mentre il Garmin (che sfruttava anche la cartografia tematica coi sentieri) non mi riporta niente! MALEDIZIONE! E' mai possibile che non riescano a funzionare tutti e due contemporaneamente? (o forse sono io che non sono capace?).
Comunque, alla fin della fiera la giornata è stata bella, calda e per niente bagnata ... solo il treno arrivato a Civate era zuppo causa un temporalone beccato a Lecco ma che non ha fatto in tempo a prenderci!
La gita è sempre piacevole anche perchè presente varianti di percorso che la rendono sempre nuova (questa poi.....). La prossima volta magari passiamo anche dal Monte Rai! E NON PER TUTTI!
Le foto di rito naturalmente sull'album; il link a sport tracker è il seguente (se non avete voglia di fare copia/incolla cliccate sul titolo del post): http://sportstracker.nokia.com/nts/workoutdetail/index.do?id=1605817

mercoledì 9 settembre 2009

09-09-09 SAN GIOVANNI NEPOMUCENO

CIAO
il Grandelorenz sa bene che questo Santo è nei nostri cuori e perchè.
Oggi, sono capitato in centro al Castello, e la foto di rito , è scattata!!
ciao



NOTE BIBLIOGRAFICHE
Giovanni (Jan) Nepomuceno, ovvero di Nepomuk (Nepomuk, prima del 1349 – Praga, 16 maggio 1393), è stato un sacerdote boemo, canonico nella cattedrale di Praga e predicatore alla corte di re Venceslao, il quale lo fece uccidere per annegamento.
È stato proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1729: è patrono della Boemia, dei confessori e di tutte le persone in pericolo di annegamento.
La sua festa cade il 20 marzo.

Aggiungo una foto di San Giuann fatta in Austria nel 2008. Lorenz.

domenica 6 settembre 2009

CURIOSANDI IN VALLE ANTRONA

E si riprende alla grande dal dopo ferie con un'uscita in vero stile Curiosandi: due trek mobile, pranzo in rifugio e camminata impegnativa ma non troppo. Ma andiamo con ordine: equipaggio 1 (io, Mario e Salvatore) ed equipaggio 2 (Pablo, l'Asburgica ed Andrea) ci si ritrova all'autogrill di Lainate per dirigerci oltre il lago maggiore (meta finale: Valle Antrona). Arriviamo a Cheggio (1500m slm) dove lasciamo le macchine (meno male che hanno avuto il buon gusto di mettere i cartelli indicatori "Posteggio" e non "Parcheggio" a Cheggio...). Zaini in spalla, accendo ENTRAMBI i GPS-trekker e via! Camminata tranquilla per un'oretta buona e poi il sentiero comincia a salire a gradoni. Faccio un po' di fatica a salire ma da buon ultimo mantengo costante il distacco dal penultimo... e soprattutto non sento dolori al ginocchio (che è ancora la mia preoccupazione...).
Si arriva al Rifugio Andolla a quota 2061 dove la "simpatica" padrona di casa ci porta la polenta con formaggio ordinata: non è fredda, direi però "fresca" e il formaggio non si scioglie come piace a me. In più è una polenta con una strana spezia rossastra che mi mette un senso di disagio addosso (talvolta non tollero la polenta, ma è una cosa rara e sopportabile), quindi caffè, il conto, pago e subito corro vomitare il tutto. Doppio run in bagno e poi, dopo un breve riposo per riassestare il corpo decidiamo di tornare. Il rientro non comporta problemi: i colori del tardo pomeriggio sono splendidi (come lo erano d'altra parte anche in mattinata con la giornata soleggiatissima che ci siamo ritrovati!), lo stomaco si è rimesso a posto ed il ginocchio non duole minimamente. Rientro a casa poco prima delle 21 causa distanza e traffico. Morale: gita e posto splendido, peccato doverci mettere così tanto tempo per andare e tornare. Ed infine...... dei due GPS trekker che avevo azionato....MANNAGIA SE SONO RIUSCITO A FARE IN MODO DI AVERE ALMENO UN DATO SERIO! Niente... sarà per la prossima volta. Questo è tutto quello che sono riuscito a ricavare con una post-elaborazione....

Al solito, le foto si ritrovano sull'album.