sabato 30 ottobre 2010

SALO' e LA VALLE DELLE CARTIERE

In considerazione del fatto che le condizioni meteo sembravano essere nefauste o infauste, abbiamo deciso per una gitarella sul lago di Garda prima (a Salò per la precisione) e quindi una passeggiatina nella Valle delle Cartiere (sempre lì vicino... ma a dopo per i dettagli). Arrivati a Salò in tarda mattinata, la situazione meteo non sembrava così nefanda come preventivato ma in realtà ci siamo ritrovati con una giornata di fine ottobre semplicemente splendida, calda e soleggiata tanto da permetterci il pranzo all'aperto in maglietta! (lo so, lo so.... ho la pancetta del cumenda.... sgrunt! non c'era bisogno di notarlo!!!). Lasciata Salò con la panza piena, abbiamo continuato risalendo la Gardesana e sfiorando il Vittoriale a Gardone Riviera (che non abbiamo visitato ma che potrà essere meta di una prossima gita...), dirigendoci a Toscolano Maderno dove inizia la Valle delle Cartiere (chi è interessato può vedersi il sito ufficiale della fondazione).
In questa valle ci sono i resti delle "industrie" che sin dal XIII secolo producevano carta di ottima qualità dagli stracci. Inutile dire che il percorso lungo la valle, oltre a dare informazioni storico/culturali/geografiche ecc. ecc., è spettacolare sia per i colori della fauna, della montagna e dell'acqua del torrente, sia per i "reperti" industriali presenti. Insomma uno spettacolo da non perdere per chi si trova in zona (si tratta poi di un'oretta di cammino senza sforzo) e abbinabile ad una puntatina gastronomica della sponda occidentale del lago di Garda.
Le foto complete, al solito, sul link dell'album relativo. Alla prossima!

domenica 24 ottobre 2010

CASTAGNATA A SAN GIUSEPPE

In attesa della pioggia (che non è arrivata...), ci siamo decisi per un'uscita breve breve nei dintorni a raccogliere un po' di castagne (i miei "maroni" mi erano già caduti pesantemente durante la settimana passata...).
Quindi ben forniti di sacchetti e zainetto contenitore ci siamo portati appena sopra Brescia dove rimanendo tranquilli sul sentiero siamo riusciti a raccogliere ben 3,5 kg di castagne!!! Marroni ... niente. Come d'altra parte la pioggia, paventata, ma mai arrivata. Una sgambatella tranquilla quindi, le cui foto al solito sull'album relativo. Alla prossima!

mercoledì 20 ottobre 2010

IL LIBRO DEL MESE (OTT2010)

Ed eccomi qua! Anche questo mese cercherò di raccontare qualcosa attraverso un libro che ho letto. Stavolta parliamo di “I terribili segreti di Maxwell Sim” di Jonathan Coe. In questo libro, l’autore si può dire che riprenda il discorso iniziato tanti anni fa con “La famiglia Winshaw” parlando dei temi a lui più cari: i rapporti personali, quelli interpersonali e quelli con l’ambiente e la società che lo circonda (e che ci circonda).
La storia racconta di Maxwell Sim (che nome però…) che alla soglia dei 50 anni sta attraversando un periodo nerissimo. Divorziato da poco, incapace di comunicare sia col padre che con la figlia adolescente e con il resto dell’umanità, capisce che nonostante i suoi settantaquattro amici su Facebook non ha nessuno al mondo con cui condividere i suoi problemi.
Coinvolto da un vecchio amico (amico?), decide di cambiare ed immergersi in un nuovo lavoro come “rappresentante” di una ditta di spazzolini ecocompatibili. La campagna pubblicitaria prevede il lancio simultaneo nelle 4 direzioni cardinali della Gran Bretagna e a Maxwell toccano le Isole Shetland.
Parte quindi a bordo di una fiammante ed ecologica Toyota Prius accompagnato nel viaggio dalla voce sensuale di Emma: il navigatore satellitare di cui è dotata l’auto.
Il viaggio “geografico” però si trasforma ben presto in un viaggio interiore attraverso l’incontro con personaggi appartenenti, direttamente o per interposta persona, al suo passato. Comincia quindi un viaggio “picaresco” di Maxwell che, grazie anche all’aiuto del suo io interiore (Emma) gli farà scoprire i suoi più “terribili segreti”. Non voglio svelare il finale per non togliere il gusto della lettura del romanzo… In ogni caso, Coe riesce anche in questo libro a scavare dentro di noi ma senza perdere comunque la speranza, come già ne La banda dei brocchi o ne La pioggia prima che cada o anche in Circolo chiuso, in qualcosa di meglio che ci aspetta più avanti nel tempo e nello spazio.
Buona lettura e al mese prossimo!

domenica 10 ottobre 2010

CANZO CIVATE... DI NUOVO!

...E allora SI'!!!! Anche quest'anno siamo riusciti a fare la classicissima di primavera o autunno (a seconda di chi legge....).
Causa anche le defezioni dell'ultimo momento (influenze e/o stanchezze varie e/o disagi logistici...) siamo solo in tre a partire all'alba col trenino delle Nord per raggiungere il primo step della "classicissima": la pasticceria di Canzo. Espletata la briosche di rito (sempre buona...) e azionati tutti i miei ammennicoli tennnologgggici partiamo di buona lena (si fa per dire...) in direzione Gajum. L'idea è sempre quella di rifare il giro dell'anno scorso ma sembra che sia io che Il Dorico (unici partecipanti lo scorso anno) non ci troviamo d'accordo sul percorso fatto. Ma comunque sia, arriviamo all'inizio del Sentiero Geologico e qui la prima brutta sorpresa: il rifugio Consiglieri (dove non riusciamo mai a mangiare perchè si sbafano sempre tutto prima del nostro arrivo) è chiuso! Poco male... tanto abbiamo i panini di scorta e poi appunto non arrivavamo mai ad assaggiare le prelibatezze del rifugio...
E allora via! Saliamo allora verso la Terz'Alpe e da lì all'Alpe Alto dove ci fermiamo a mangiare all'ex "Studio Zeta" (si veda un'altra uscita dei Curiosandi very long time ago...) cercando di mantenere nel sentiero la piccola esploratrice Giordana che nonostante le raccomandazioni degli esperti montanari si voleva fiondare nel retrobosco alla ricerca di funghi e castagne.
Finalmente raggiungiamo il valico e da lì ci si apre tutta la vista verso il lago di Lecco.Pensiamo alloara di affrontare l'ascesa al Monte Rai ma sia il tempo non eccelso che il vento freddino che soffia imperturbabile ci sconsigliano l'impresa. Preferiamo quindi ridirigerci verso S.Pietro scendendo dall'impervio sentiero spaccagambe... FATICA!!!! Arrivati al santuario, breve fugace visita a S.Pietro e allontanamento repentino prima che la disputa tra le guide locali sulla paternità della stazione di Civate (no, Galbiate! no, Civate!) ci coinvolga più del dovuto (e pensare che il tutto era nato da una domandina semplice semplice sul tempo di percorrenza S.Pietro-Civate...). Di corsa a Civate quindi per l'ultima prova della giornata: l'attraversamento della statale!!! Salvi finalmente sull'altra sponda della statale, riprendiamo il caro e buon vecchio "ciuff ciuff" a gasolio per il rientro in città. ADORO L'ODORE DI GASOLIO ALLA SERA IN BRIANZA!!!
Bella gita, tante risate al solito e alcune novità: sul percorso abbiamo trovato molti cartelli nuovi che spiegavano le origine geologiche delle diverse parti del Parco del Sasso di Malascarpa, molti funghi (sarà la stagione???), alcuni gitanti "simpaticoni" e altre ridicole amenità che naturalmente ora non mi ricordo e che ...per brevità non trascrivo.... Le foto di rito, al solito, sull'Album. Last-bat-not-list, altri commenti "in calce" sul blog del Dorico. Alla prossima!
Un'ultimissima annotazione tecnica: questo è il post n. 100! Meglio di così....

giovedì 7 ottobre 2010

PIZZA AUTUNNALE

Seratina tranquilla con pizzata tra amici non nella solita pizzeria in calce ma in un'altra nelle vicinanze... giusto per cambiare.
Alla serata di gala erano comunque presenti il prode MariettoNostro direttamente dalla trasferta triestina, il GrandeChenio, LaProf (reduce anch'essa da una trasferta umbra annuale...), AleCremo (in partenza per il uicchend gastronomico in Val Chiavenna ed Engadina (niente Vallese e Grigioni...) e naturalmente il sottoscritto.
La partenza al tavolo è stata bruciante con la rottura di un bicchiere mentre si addentava un grissino (...?) e con lo stupore delle dimensioni del calice di birra (parlare di pinta o mezza pinta mi sembra proprio un eufemismo....).
Comunque sia, pizza e birra non eccezionali ma mangiabili e compagnia al solito al di sopra di tutto. Alla prossima!
Il Dorico e LaProf

domenica 3 ottobre 2010

SANTUARIO DI CONCHE (BS)

Passeggiatina tranquilla giust'appunto per scaricare le tensioni settimanali in una camminata all'insegna del "non fatichiamo troppo.... ". La giornata è uggiosetta ma nonostante l'elevato tasso di umidità decidiamo di andare al Santuario di Conche (dove ci aspetta la consueta mangiata...) visto che non sembra ci sia minaccia di pioggia.
Il percorso è facile (partenza da circa 850 m e arrivo attorno a 1100 m) e in un'oretta circa arriviamo senza patemi al Santuario. Qui proviamo a vedere se il panorama ci offre qualche spettacolo ma a parte un alpino infreddolito, non riusciamo a vedere assolutamente nulla. Peccato, mi dicono che nelle giornate limpide si riesca a vedere fino al lago di Garda....
Comunque sia non ci perdiamo d'animo! Decidiamo di abbandonare temporaneamente il Santuario (anche perché si stava riempiendo di ragazzini degli oratori dei paesi a valle con in aggiunta uno stuolo di boy-scout che infestavano la spianata) e dirigerci verso l'Eremo di "non-mi-ricordo-più-chi"(S.Giorgio?) sperando in un temporaneo miglioramento del tempo (che in realtà non avviene) ed in un panorama migliore (che naturalmente non c'è)...
Anche in questo caso la passeggiatina nei boschi di castagni è piacevole e non faticosa ma...... abbiamo un orario da rispettare! Al santuario infatti servono il pranzo alle 12 in punto (guai ai ritardatari!) su tavolate comuni e noi non possiamo certo mancare all'appuntamento più importante della giornata!
Ad un certo punto quindi, con un bel dietro-front repentino rientriamo al Santuario dove, gambe sotto al tavolo, ci gustiamo delle mezze penne al ragù (ottimo quest'ultimo...), una salamella (peccato solo una...) corredata da fagioli e cotiche, vino rosso sul tavolo e caffè della casa (già zuccherrato e servito da una grossa cuccuma in acciaio...).
Una volta rifocillati, lasciamo che le gambe riprendano la via della discesa per riportarci alla macchina e di lì a casa. Tutto piacevolissimo, peccato il tempo che non ci ha permesso di stravaccarci sul prato per perpetrare l'atto finale digestivo... Da rifare comunque quando il cielo sarà più propenso a mostrarci il paesaggio circostante. Le foto di rito,al solito, sull'album; i saluti e i ringraziamenti al gruppo per la splendida compagnia come sempre "in calce"... Alla prossima!