venerdì 27 gennaio 2012

GIORNATA DELLA MEMORIA

Con la Legge 211 del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha riconosciuto la giornata del 27 gennaio come Giorno della Memoria.
Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell'Armata Rossa entravano ad Auschwitz. L'abbattimento dei cancelli del più vasto campo di sterminio nazista rappresentò un avvenimento prevalentemente simbolico. Il campo era già stato evacuato. I prigionieri erano stati trasferiti forzatamente, in una lunga marcia sotto la neve, all'interno del territorio tedesco. Solo pochi reclusi, riusciti a nascondersi, furono effettivamente liberati dai soldati sovietici.

Ricordare è un atto doveroso anche al fine di evitare che gli errori del passato si ripropongano, pur in forme diverse.

Come ammonisce Primo Levi le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: se comprendere è impossibile, conoscere è necessario perché ciò che è accaduto può ritornare.

Tutto quello sopra riportato l'ho trovato navigando in rete su un altro blog (che non mi sono curato, ahimè di trascrivere e a cui quindi chiedo venia). Ma mi è piaciuto e l'ho fatto mio per poter ri-tramettere il messaggio. PER NON DIMENTICARE ... MAI!

domenica 22 gennaio 2012

TORBIERE DEL SEBINO

Per godere comunque della bella giornata, a distanza di quasi due anni torniamo tra le Torbiere del Sebino per fare una passeggiata senza pretese (lo so, lo so.... non è gran che come passeggiata ma in questo periodo sono troppo sfaticato per pensare anche minimamente ad un qualcosa di un po' più impegnativo!).
La zona comunque ci ha offerto spunti interessantissimi da un punto di vista naturalistico: il solito pettirosso (che ormai ci segue ovunque andiamo.... o forse non è sempre lo stesso....);
un cormorano che si stende al sole per asciugarsi; l'acqua che si sta sgelando a poco a poco; cigni maestosi che navigano indisturbati; corvacci e altri uccellacci e uccellini che camminano sulle zone ghiacciate.
Troppo bucolico? Bah, può darsi, ma comunque molto particolare. E senza dubbio molto bello. Mi si dice che bisogna tornarci in altra stagione per notare altre differenze e quindi.... appuntamento tra un paio di mesi per vedere l'evolvere della zona.
Alla prossima! Tutte le altre foto, naturalmente QUI!

venerdì 20 gennaio 2012

IL LIBRO DEL MESE

Anche questo mese ci tingiamo di giallo: sempre in giro sui mezzi pubblici risulta essere una lettura non troppo impegnativa che mi permette di passare dallo stato semicomatoso del mattino (e della sera post lavoro) ad un livello appena appena superiore di sei coscienza.
Quindi restiamo nel giallo poliziesco italiano della migliore tradizione parlando de I sotterranei di Bologna di Loriano Macchiavelli e del suo protagonista, Sarti Antonio (già presente sul piccolo schermo grazie a delle fiction trasmesse dalla RAI).La storia, come suggerisce il titolo, è ambientata a Bologna e rappresenta uno spaccato della società e dell’ambiente rappresentato (in perfetto stile chandleriano dove il plot della storia è solo il pretesto per raccontare la vita, la quotidianità …).
L’analogia con il mio “eroe” milanese raccontato nei mesi scorsi e nato dalla penna di Gianni Biondillo è fortissima (forse Sarti è meno ironico di Ferrario…): poliziotti con un profondo senso dello Stato e della comunità, poliziotti senza pregiudizi e preconcetti che cercano la verità nei loro “misteri” e nella speranza di riuscire a migliorare le cose. Uomini solitari (come Marlowe di Chandler, come Pepe Carvalho di Manuel Vasquez Montalban, come l’ispettore Mastruzzi di Cacucci, come John Rebus di Ian Rankin, come l'ispettore Ferrario di Gianni Biondillo appunto e tanti altri “eroi”…) e senza tempo che non mollano mai per quel senso di giustizia che vorremmo fosse sempre “uguale per tutti”.
In più qua c’è Bologna. E io, mezzo bolognese poco conoscitore della città (se non dei luoghi legati alla mia infanzia e alla mia nonna) riscopro una città un poco dimenticata (ma già ritrovata nei romanzi e nei racconti di Pino Cacucci) che riapre la voglia di tornarci e perdersi (soprattutto nei meandri sotterranei dei canali che la percorrono e di cui ignoravo completamente l’esistenza).
Il libro si legge benissimo e scorre agilmente e abilmente tra i cunicoli e le vie della città ed il finale, sebbene scontato e forse, unico difetto, un po’ “stirato”, non lascia il lettore scontento (almeno io…). Cercherò di scoprire se su qualche canale RAI ripassano qualche puntata della fiction in modo da poter vedere se anche la TV riesce a dare lo stesso pathos e lo stesso interesse del libro (persone che l'hanno vista mi dicono di sì…)
Naturalmente, lettura consigliatissima.

martedì 3 gennaio 2012

ROCCA DI MANERBA

Prima uscita dell'anno con gitarella tranquilla per smaltire le fatiche delle mangiate natalizie e San Silvestrine. Ci siamo quindi diretti verso la Rocca di Manerba per godere del panorama sul Garda e del tiepido sole che, come al solito, mi rendeva le foto in controluce (come sempre...; quella che si intravede è la penisola di Sirmione).Anche se il colpo d'occhio dalla Rocca era davvero speciale con tutto il lago che si stendeva davanti a noi....

Poi passeggiatina tranquilla lungo le rive del lago dove abbiamo incontrato un Martin Pescatore in attesa anche lui del pranzo...
e infine, dopo pizza e birra, passeggiatina defatigante (sai la fatica...) a Salò prima del rientro a casa. Le foto stavolta sono linkate QUI (e non sull'album a lato che non c'è...) nonostante l'orzaiolo che era esploso dentro l'occhio destro (quello che uso per inquadrare naturalmente). Alla prossima!

domenica 1 gennaio 2012

BUON 2012