mercoledì 29 marzo 2017

FAI - GIORNATE DI PRIMAVERA

Come ogni anno, le Giornate del FAI risultano essere uno splendido motivo per visitare luoghi spesso non fruibili. Quest'anno siamo andati a vedere la Villa Borghese Cavazza: splendida magione situata a Isola del Garda (isoletta sotto il comune di S.Felice del Benaco) che oltre a essere molto bella ha un parco altrettanto bellissimo ed interessante con alberi che spuntano dall'acqua manco fossimo nel delta del Mississipi.
Villa Borghese Cavazza


Ma andiamo in ordine... sveglia sabato mattina (non troppo presto in realtà...) e poi in auto verso Porto San Felice dove il battello ci porta a Isola del Garda (sede appunto della Villa). Arriviamo verso le 10 e già la coda si sviluppa in modo preoccupante (c'è da dire che la villa era aperta solo il sabato per le visite del FAI). Finalmente attorno alle 12 ci imbarchiamo e raggiunta la villa, la visita guidata (anche questa di circa un'ora) ci mostra tutto lo splendore del palazzo, del parco e dei giardini. Qua si possono vedere le foto della gita (e del resto della giornata. Rientrati a "terra", pranzo in un ristorante stile messicano (spaghetti alle vongole alla faccia della dieta anti colesterolo...) e poi passeggiatina sul lago a goderci i raggi del sole di questa splendida giornata.

Ma facciamo un altro passo indietro... anche due. Non è che siamo stati fermissimi durante questo Marzo: l'11 siamo andati a fare un giretto pomeridiano in Val di Lembro dove Giordana si ricordava di esserci andata a trascorrere degli ameni pic-nic coi genitori quando era bimba. La valle è bella incavata e il torrente che la percorre invitava a pucciarci i piedi (non fosse stato ancora così freddo, probabilmente qualcuno l'avrebbe fatto) ma i colori che prendeva l'acqua, vista anche la giornata tersa, rendeva il posto veramente incredibile. Sicuramente ci si torna quando cercheremo frescura...





Lasciata la valle ci siamo diretti in un altro posto "ricordo" dell'infanzia: i Piani di Vaghezza (1120m di quota) a Marmentino


da dove partivano dei sentieri mooooolto interessanti. Scesi dalla macchina, un bel vento gelido ci accoglieva spingendoci immediatamente nell'unico bar a scaldarci con un buon cappuccino pomeridiano. Riscaldati, abbiamo perlustrato le zone circostanti pronti a prendere nota per escursioni future. Anche in questo caso, qui ci sono le foto della gitarella. 

Il 18 poi, volevamo fare un giretto a Livemmo in Val Sabbia dove ci doveva essere un sentiero che costeggiando un laghetto artificiale portava al rudere di un antico forno Forno Fusiorio di Livemmo: Forno Fusorio di Livemmo, Pertica Alta Ubicato lungo il corso del torrente Tovere, nel fondovalle di Pertica Alta, il Forno fusorio di Livemmo si nascose agli occhi dell’uomo per 150 anni fino alla sua riscoperta nel 1999. Fu operativo già nel XVI secolo ed è particolarmente interessante perché è l’unica struttura fusoria nel bresciano che abbia conservato il suo aspetto primordiale. Dall’impianto, che ha cessato la produzione nel 1848, sono visibili i carbonili costituiti da numerose arcate in pietra, gli spazi destinati allo stoccaggio del minerale e l’altoforno. (descrizione presa dal sito www.vallesabbia.info). Interessante era il fatto che la partenza del sentiero coincideva con un agriturismo e quindi nostra intenzione era quella di mangiare e poi sgranchirci le gambe lungo il sentiero. Ma.... l'agriturismo era ancora chiuso, il laghetto ormai ridotto ad una pozzanghera e l'ora di pranzo incombeva "minacciosa". Cercando un posto dove mangiare, siamo quindi arrivati fino al lago e da qui, l'andare ad Anfo al solito ristorante sul lago è stato un attimo! Ottime le pennette al bagoss con salsiccia e porcini!!!!
E allora, per smaltire sì stavolta la mangiata siamo tornati a Idro con conseguente passeggiata lungo lago a ritemprarci dalle "improbe fatiche" della giornata.
Anche in questo caso, qui le foto della passeggiata.
Street Art...sempre spiritosi questi "ragazzacci" di Idro
E ancora....5 marzo: gitarella nei dintorni di Rezzato e poi visita (quasi una consuetudine) alla Pinac dove in mostra c'erano altri disegni di bimbi... (foto della gita)

...io non sarei capace neanche adesso...
E ancor più indietro nel tempo: 25 febbraio gita a Gussago per vedere la Santissima... che non è un impropero ma è un castello in semi rovina proprio su un'altura in centro paese. Qua le foto del giretto.




Tra le altre cose, la Santissima è oggetto di una raccolta fondi da parte del Comune di Gussago per il ripristino del castello e del parco circostante. I fondi donati da privati possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi secondo il Decreto Cultura nella sezione ART BONUS (qui il link per le info specifiche).

E adesso, come dice Il Dorico, "ho detto tutto!"
Alla prossima! E cercherò di non lasciar passare troppo tempo...