...prima che inizi....
...durante il concerto...
Caotico "ricovero" di pensieri, immagini, fatti de "noantri". Se volete, potete scrivere al Chiassoso cliccando QUI!
mercoledì 20 marzo 2013
IL LIBRO DEL MESE
Questo mese si rimane sul giallo ma cambiamo ancora "location" e ce ne andiamo nella toscana litoranea per raccontare del "barrista" del Bar Lume e dei suoi simpatici e arzilli "avventori" (quattro vecchietti che trascorrono le giornate fuori o dentro al bar a seconda delle stagioni – dove bisticciano, giocano a carte e soprattutto chiacchierano, sparlano ecc. ecc.).
Si tratta del primo libro di Marco Malvaldi, "La briscola in cinque", dove si racconta di un giallo di paese seguito con accanimento dai 4 anziani e dal Barrista appunto (che poi sarà il quinto di quella briscola cui fa riferimento il titolo) che ha un ruolo quasi centrale in quanto "co-scopritore" della vittima (una ragazza trovata riversa in un cassonetto dell'immondizia alle prime luci dell'alba) e mente guidante delle indagini assieme al sottofondo burbero dei quattro avventori. Il contributo del nonno del Barrista e dei suoi compagni di gioco è infatti quello di riportare le voci e i pettegolezzi (spesso e volentieri infondati e maliziosi) degli abitanti della cittadina.
Il tutto condito dalla tipica "parlata" toscana ricca di sfottò e di sottintesi. Anche i nomi scelti dall'autore sono tipici della tradizione: a parte Massimo (il Barrista), il quartetto è composto da Ampelio, 82 anni ex ferroviere e nonno di Massimo, Aldo, titolare del ristorante Boccaccio, Gino Rimediotti, 75 anni portati male, pensionato delle poste e Pilade del Tacca, 75 anni e sovrappeso.
La combriccola è simpatica e sagace, la storia tutto sommato e gradevole e scorre senza grossi impicci o trame contorte. Il tutto è incentrato sulla vita di paese, sui dialoghi e sulle simpatiche figure che stazionano al Bar Lume e a quelle "a contorno". Infatti non può non essere presente il maresciallo poco incline alle investigazioni nonché della "bella" del bar.
Libro leggibilissimo e divertentissimo. Da non perdere. Alla prossima!!!
Il tutto condito dalla tipica "parlata" toscana ricca di sfottò e di sottintesi. Anche i nomi scelti dall'autore sono tipici della tradizione: a parte Massimo (il Barrista), il quartetto è composto da Ampelio, 82 anni ex ferroviere e nonno di Massimo, Aldo, titolare del ristorante Boccaccio, Gino Rimediotti, 75 anni portati male, pensionato delle poste e Pilade del Tacca, 75 anni e sovrappeso.
La combriccola è simpatica e sagace, la storia tutto sommato e gradevole e scorre senza grossi impicci o trame contorte. Il tutto è incentrato sulla vita di paese, sui dialoghi e sulle simpatiche figure che stazionano al Bar Lume e a quelle "a contorno". Infatti non può non essere presente il maresciallo poco incline alle investigazioni nonché della "bella" del bar.
Libro leggibilissimo e divertentissimo. Da non perdere. Alla prossima!!!