domenica 25 ottobre 2009

MONTE RAI! E NON PER TUTTI!

Dalla Gazzetta di Civate: "...due prodi Curiosandi hanno appena aperto la via al Monte RAI."
Il crollo di un mito. Anzi due! Il monte Rai non è il Monte Rai e il Sasso Malascarpa non è il Sasso Malascarpa!
Ma andiamo con ordine: viste le defezioni giustificate o meno (lo diranno i posteri se erano tali.... vedi anche il link a Curiosandi....), rimangono in pista il Dorico ed il sottoscritto per una giornata decisiva per la conquista del tanto vituperato Monte Rai. Partenza, visto anche il recupero dell'ora solare, con il treno delle 8, arriviamo a Canzo in perfetto orario ... per il cornetto di rito (assieme ad uno stuolo di gitanti di cui però abbiamo perso le tracce).
Con passo atletico procediamo nella solita direzione della Terz'Alpe che raggiungiamo tranquillamente parlando del più e del meno. Qui ci troviamo di fronte ad una pseudo gara ciclistica che ci spaventa non poco visto che i partecipanti imboccano il nostro sentiero ad una velocità folle. Impavidi e con sprezzo del pericolo riprendiamo il percorso cercando di recuperare dalla memoria la strada fatta con l'uomo bionico un anno e più fa. Comunque la direzione è quella giusta e procediamo verso il Sasso Malascarpa (da dove pensiamo di raggiungere il Monte Rai). Raggiunto il Sasso Malascarpa.... (oltre a notare la nuvoletta di fumo della grigliata dello studio zeta.... vecchi ricordi eh?) ci rendiamo conto che quello che per noi era il Sasso Malascarpa in realtà è l'Alpe Alto! (primo crollo). Proseguiamo tra lo sbigottimento generale fino ad arrivare al pianoro (che l'altra volta era immerso nella foschia) e qui ci rendiamo conto che il Monte Rai NON E' QUELLO CON LE ANTENNE BENSI' QUELLO A FIANCO!!! Molto più alto e molto più accessibile. In circa 20-30 minuti siamo in cima e ..... SPETTACOLO! Si vede tutto! Lecco, i vari laghetti di Civate e dintorni, le Grigne, il Resegone, San Pietro dall'alto, l'Appennino piacentino in lontananza! Insomma una vera goduria per gli occhi (Cornizzolo... me fai un baffo!). Da qui capiamo che il monte con le antenne è con tutta probabilità il Sasso Malascarpa (quello vero, non quello che credevamo noi...) e non il Monte Rai. Ergo... prossima uscita sarà quella di verificare il percorso Rai-> Malascarpa. Terminate le innumerevoli foto, scendiamo al rifugio e ancora una volta non riusciamo a trovare niente da mangiare (si erano già spazzolati tutto.. coniglio e spezzatino preparati e svaniti nelle pance dei vari commensali. E pensare che alle 11.30 non c'era nessuno....). Vabbè.. vinello e caffè per bagnare i nostri panozzi e poi rientro a Civate dove prendiamo quasi al volo il treno per Lecco e da lì il direttissimo per Milano (anche se entrambi "...adoriamo l'odore di gasolio al tramonto...")
In definitiva, giornata calda e splendida; salita non faticosa e discesa al solito spacca gambe. La prossima volta magari proviamo a fare un Civate Val Madrera passando per il Rai.... chissà....
Le foto di rito sull'album, il percorso (finché sono durate le batterie del telefonino) è linkato al titolo. Alla prossima!

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