venerdì 20 agosto 2010

IL LIBRO DEL MESE (AGO2010)

Anche se da liti remoti, non posso esimermi dal riempire la mia rubrichetta mensile con le solite fanfaronate. Oggi quindi parliamo di Massimo Lolli e del suo Il lunedì arriva sempre di domenica pomeriggio: romanzo senza infamie e senza lode. La storia è quella di un manager di mezza età decaduto e rimasto senza lavoro (e la cosa la riesco a capire essendoci passato anch'io) che cerca di nascondere il suo status di disoccupato cercando di mantenere comunque uno stile di vita di un certo livello. Il libro usa questa storia ma in realtà racconta del problema (anche interiore) del perdere il riferimento (il lavoro) in un momento critico della propria vita (attorno ai 50 anni). In più racconta di una provincia veneta (che non conosco bene e per cui mi asterrò di esprimere giudizi, commenti o altro) che comunque potrebbe rappresentare una qualunque delle province italiane (per lo meno del centro nord): piccolo feudo, chiuso e ricco di pettegolezzi.
Un libro carino in fondo, non molto intenso ma comunque scritto bene. Leggerò sicuramente anche l'altro (Volevo solo dormirle addosso) e poi vi farò sapere se l'autore merita una sufficienza piena.
Altra breve storiella che vi racconto riguarda l'ultima "fatica" (boh?) di Nick Hornby: E' nata una star?. Brevissimo raccontino che parla di vita familiare: una mamma scopre dal pettegolezzo di una sua vicina che il figlio adolescente (che lei crede sia una persona normalmente mediocre, visto che non ha alcuna eccellenza né a scuola, né nello sport, né in altro...) abbia in realtà una dote "nascosta": è infatti un attore hard visto che la dote è ben ... nascosta!!! I pensieri di lei, del marito e il confronto con il figlio fanno pensare al rapporto genitori/figli. Il modo con cui cerca di spiegarsi da abbia preso questa "super-dote", il confronto poi con il marito, con la sorella ed il tentativo fatto con la madre per capire se tutto aveva origine dal padre (deceduto tempo prima) fanno sorridere e meditare. Lo stile sembra riportare il vecchio Hornby (quello di Alta fedeltà) più che agli ultimi romanzi. Questo però mi ha fatto pensare a come all'inizio i suoi libri fossero incentrati sul rapporto di coppia mentre questo (e anche gli ultimi) coinvolgessero molto anche il mondo giovanile e adolescenziale soprattutto (segno forse che anche lui, come noi, invecchia?). In ogni caso, anche questo CONSIGLIATISSIMO!!! Buona lettura!!!

1 commento:

  1. Devo confessare che il secondo libro è intrigante, mi sembra di spiare attraverso il buco della serratura e cercare di capire/intuire cosa c'è dall'altra parte....

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