venerdì 20 dicembre 2013

IL LIBRO DEL MESE

Chiudiamo l'anno con un tonfo….
Stavolta vi racconto un libro brutto. Si tratta dell'ultima fatica di Jonathan Coe: Expo 58.
Mi aveva intrigato non solo l'autore (anche se non mi aveva entusiasmato il romanzo precedente, riguardatevi qui il post relativo dell'ottobre 2010) ma l'idea di vedere come poteva essere rivissuto un momento storico importante (come quello che si prevede possa avverarsi a Milano l'anno prossimo) nell'ottica della narrativa di oggi.
Ebbene, il libro mi ha deluso, stancato e l'ho trovato abbastanza noioso. Addirittura in alcune parti molto scontato. La trama racconta di un funzionario  del governo inglese (un uomo piuttosto sempliciotto e molto "normale", una moglie, una bimba piccola, una villetta a schiera a Londra… insomma, uno molto British e con poche ambizioni, come poteva anche essere in quell'epoca) che viene destinato ad essere il responsabile del pub inglese all'Expo di Bruxelles. Siamo in piena guerra fredda e gli intrighi (politici e amorosi) che si sviluppano durante la rassegna sono abbastanza prevedibili e scontati. Le uniche pagine che mi hanno interessato (e che mi sono gustato appieno) sono quelle finali dove l'autore abbandona la finzione e riprende la storia (o la cronaca) del tempo elencando temporalmente i fatti che si sono susseguiti dalla fine dell'Expo fin quasi ai giorni nostri così da "chiudere", a guisa di epilogo, le storie iniziate nel romanzo.
Purtroppo sono costretto (forse per la prima volta) a sconsigliarne la lettura. Se volete gustare Coe non rimane che tornare alla saga de La Banda dei brocchi o a La famiglia Winshaw (questi sì che erano belli) o anche a La pioggia prima che cada (e questo sì che è un vero capolavoro!).
Comunque sia, buon anno e leggete, leggete, leggete! Alla prossima!

Nessun commento:

Posta un commento